Pino Puglisi sarà beatificato il 25 maggio: fu ucciso dalla mafia, a Palermo, nel 1993. Parla suo fratello Gaetano, in esclusiva su Oggi. E sentite anche la testimonianza esclusiva del killer Salvatore Grigoli Don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia a Palermo nel 1993, sarà beatificato il 25 maggio (video) Gaetano Puglisi parla in esclusiva con Oggi. Alla vigilia della beatificazione del fratello don Pino Puglisi, che avverrà il 25 maggio, svela di non riuscire a perdonare il killer: “Sono il fratello di un santo, ma non riesco a essere felice”, spiega Gaetano. LE PAROLE DI GAETANO – “Sono il fratello di un Santo. Forse dovrei essere felice per questo, ma non è così. Perché Pino non c’è più”, esordisce Gaetano Puglisi nell’intervista esclusiva a Oggi. È il fratello del sacerdote, ucciso a Palermo nel 1993, che sarà beatificato il 25 maggio. Don Pino Puglisi fu ucciso con un colpo alla nuca da Salvatore Grigoli, che fu arrestato nel ’97, divenne collaboratore di giustizia e oggi ha una nuova identità. LA TESTIMONIANZA ESCLUSIVA DEL KILLER – «Don Puglisi mi ha cambiato. Ricordo ogni momento di quella sera: sorrise un attimo prima di morire e io quel sorriso me lo porto dentro» “PENTIMENTO PER CONVENIENZA” – “Grigoli”, prosegue Gaetano Puglisi, “Ha un’altra vita, dopo aver privato mio fratello della sua. E non ha ucciso solo Pino. Dicono che si è pentito. Ma lo ha fatto per convenienza… Grigoli non avrai ma il mio perdono. Mai. Avrà solo il mio disprezzo e la mia rabbia. Fino all’ultimo dei miei giorni lo maledirò”. “A BRANCACCIO LA MAFIA COMANDA” - Su Oggi c’è anche l’allarme di Maurizio Artale, presidente del Centro Padre Nostro di Brancaccio, fondato da Puglisi: “Abbiamo fatto un centinaio di denunce: furti, atti intimidatori, minacce. L’intento è quello di farci andare via. A Brancaccio nulla si muove che la mafia non voglia”.
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